venerdì 31 ottobre 2014

Emigrante di lusso

A partire da sabato prossimo, 1° novembre, Stefano Domenicali diventerà un emigrante. Di lusso, ma pur sempre un emigrante. L'ex responsabile della Gestione sportiva della Ferrari comincerà un nuovo capitolo della sua vita lavorativa al servizio di Audi. Dall'Italia alla Germania. Nulla di strano, succede. Il fatto è che si tratta dell'ennesimo esempio di genialità italiana passato armi e bagagli ai tedeschi. Toccò in un primo tempo al designer Walter De Silva, fu poi la volta del manager Luca De Meo ed ora è il momento di Domenicali a cui s'aggiunge, con un percorso diverso, il prestigioso marchio a due ruote della Ducati diventato tedesco alcuni mesi or sono.
Domenicali, ha spiegato la Casa tedesca, non si occuperà dell'attività sportiva di Audi ma di progetti legati alla mobilità. Wolfgang Ullrich, il grande Capo a cui si devono i successi a Le Mans e sulle piste di mezzo mondo, può dormire sonni tranquilli. Già, ma fino a quando? Ullrich ha superato abbondantemente i sessant'anni, Domenicali si avvicina ai cinquanta: scommettiamo che nel giro di un paio di stagioni il manager italiano tornerà a bordo pista? Pensare che si occupa di progetti "stradali" è come immaginare Leo Messi costretto a giocare difensore: rimane un buon calciatore ma in un ruolo che non è il suo. Se poi vedremo Domenicali nelle gare endurance o nell'ambiente a lui più familiare, la Formula 1, questa è la grande incognita - un'incognita appassionante - di tutti noi che amiamo le quattro ruote da corsa...

Nessun commento:

Posta un commento